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Matera - Il Castello di Torre Spagnola
Matera Presso la piccola fortezza di Torre Spagnola c’era il massaro la cui figliola splendeva di tanta bellezza che pareva avesse raggi di sole per i capelli, tanto era bionda e luminosa, rispetto agli altri della famiglia di origine spagnola ed araba. La fanciulla si chiamava Agata.
Un giovane ragazzo, altrettanto bello e per giunta valoroso, l'amava pazzamente ed era amato dalla giovinetta.
Questi, era l'ultimo dei figli del contadino che lavorava per il padrone che, che essendo cattivo ed ingiusto, gli aveva ordinato di andare via dal castello.
La fanciulla era stata promessa al principe Giovanni, il quale ignorava i sentimenti di Agata e del giovane.
Le nozze furono celebrate e il figlio del contadino si sentiva morire dal dolore. Si rinchiuse nella sua piccola stanza, e si abbandonò alla più cupa disperazione. Mentre con la testa stretta tra le mani meditava sul proprio destino, udì una flebile voce che chiedeva: “Perché piangi?”. Si alzò spaventato. “Non ti preoccupare, sono un folletto dalla spirito benefico, non preoccuparti ti dico. Raccontami le tue pene e non ti lascerò triste”.
Il folletto ascoltò senza interrompere e si allontanò da lui dicendo: “Non dire ad alcuno della mia visita, hai capito? Io farò che il tuo desidero si avveri”.
Intanto, nel palazzo le feste erano finite a tarda notte e gli sposi si ritirarono nella camera nuziale, dove c’era un baldacchino di damasco sorretto da colonne d'oro tempestate di gemme che proteggeva in dolce penombra il letto. La sposa, liberandosi lentamente del ricco vestito, si rattristava e non parlava. Lo sposo, credendo che fosse il pudore delle vergini non si preoccupava, ma anzi era contento.
Appena però essi sì furono coricati; il folletto saltò sul seno di Agata e questa divenne rossa, poi nerissima. Spaventato, Giovanni chiamò i medici ed i parenti.
Nei giorni che passarono la povera Agata deperì sempre più ed allora il vecchio genitore, inorridito dalla sventura toccata alla, figliuola, convocò i primi scienziati per consultarli sull'oscuro male della fanciulla. Gli scienziati dettero un verdetto: “Il male di Agata è il marito!”.
Il massaro ingegnò uno stratagemma: chiamò i suoi servi, fece rapire Giovanni e lo rinchiuse nelle grotte della Torre Spagnola, dove miseramente morì.
A distanza di un anno circa, Agata guarì e poté sposarsi con il ragazzo figlio di un servo.
Si dice che ancora oggi è seppellito il corpo di Giovanni in una segreta della masseria.
FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.
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