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Aliano - La Storia

Logo Basilicata Vacanze Aliano La storia di Aliano è molto antica: le numerose necropoli rinvenute durante gli scavi archeologici, soprattutto nella contrada Cazzaiola, hanno dato alla luce più di mille tombe ed oltre 30.000 reperti dei secoli VII-VI-V a.C. che provano la singolare cultura derivante dalla civiltà greca, etrusca ed enotria. L’Agri e il Sinni, infatti, allora navigabili, portarono in questa città gli Etruschi dalla costa tirrenica e i Greci dalla costa ionica; quindi fiorì un centro importante che operava scambi commerciali e culturali fra diverse popolazioni. I reperti finora recuperati sono conservati nel Museo nazionale della Siritide, presso Policoro, ma tra non molto questo patrimonio archeologico d’Aliano sarà esposto nell’Antiquarium, ubicato nel centro storico. L’etimologia e l’origine di Aliano derivano dall’essere stata edificata nelle possessioni di Allius, donde Praedium Allianum, indi Allianum. Aliano fu centro vitale nel 280 a.C. ai tempi di Pirro. Nel Medioevo, attraverso alterne vicende, il paese passò da un feudo all’altro: appartenne a Givano di Montescaglioso, a Giovanni Bricaldo, consigliere di Carlo I d’Angiò e ai Sanseverino. Nel 1492 passò ad Eligio della Marra, ai Carafa, ai Gusman ed infine ai Colonna di Stigliano. Della presenza di queste famiglie gentilizie restano tracce in alcuni vecchi palazzi del centro storico. Più oscura è la storia nei secoli successivi quando, per la rovinosa amministrazione dei feudatari, si poterono sviluppare solo attività di pura sopravvivenza: un’arretrata agricoltura e un misero artigianato. Ancora oggi l’economia si fonda soprattutto sull’agricoltura, praticata però con criteri e mezzi moderni, anche se non si è riusciti ancora a ridurre il fenomeno dell’emigrazione. Una speranza di salvezza potrebbe essere il turismo: valorizzare le risorse storiche, artistiche, culturali e paesaggistiche.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.