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Cirigliano - Castello Baronale

Logo Basilicata Vacanze Cirigliano Il toponimo di Cirigliano, dall’evidente origine romana, rimanda all’antico casale nominato nel Catologo dei Baroni e i cui abitanti erano tenuti, nell'età sveva, a riparare la fortezza di Anzi.

Deserto nella prima metà del Cinquecento, nella prima metà del secolo successivo risulta di nuovo abitato.

La brevissima storia di Cirigliano non può che riportare ad una vicenda legata al castello che, nel paesaggio urbanistico, è riconoscibile dalla torre circolare di età aragonese con beccatelli pensili.

La storia, raccolta presso alcuni pastori, racconta un fatto di sangue avvenuto nella torre.

Il signore del castello possedeva due bambini, fratelli, che crebbero d’amore e d’accordo per moltissimi anni.

Per lungo tempo il signore ebbe ad accudire ed educare i figli, quando uno di questi si macchiò di un delitto efferato: si era invaghito di una fanciulla del paese, l’aveva rapita ed uccisa in un raptus, ma non volle raccontare nulla al padre.

Un giorno, dopo alcuni mesi, venne a bussare alla porta del castello un’antica amante del feudatario di Cirigliano che gli raccontò tutto dell’accaduto, visto che in paese le voci volano come il vento e non hanno muri od ostacoli.

L’amante del feudatario confessò, inoltre, che quello scellerato era suo figlio: "Tua moglie, pace all’anima sua, mi chiese di scambiare due neonati per non farti dispiacere: così la fanciulla nata da lei l’ho presa io, mentre il bimbo mio l’ho dato a te!"

Il segreto era così crudo, che il povero feudatario si impiccò proprio nella torre di Cirigliano.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.