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Garaguso - La Storia

Logo Basilicata Vacanze Garaguso ha origini nella preistoria. Fu colonia della Magna Grecia e, a poche centinaia di metri dal paese, si possono scorgere i ruderi murari dell’antico insediamento ove sono stati rinvenuti oggetti di pregevole fattura conservati nei musei di Metaponto, Potenza e Matera. Indimenticabile fu il trafugamento dal museo di Potenza della statuetta in marmo, dedicata a Persefone, dea greca dell’oltretomba, ritenuta figlia di Zeus e Demetra e ritrovata a Londra. Furono anche trovati: un tempietto votivo greco dell’età dorica d’inestimabile valore (conservato nel museo di Potenza) e monete etrusche, probabilmente per scambi commerciali tra le due popolazioni. Durante il periodo romano, le salsicce di Garaguso, chiamate “Luganiche”, furono famose sulla mensa dell’Imperatore Augusto. Nel 1060 Garaguso era nella giurisdizione del vescovo di Tricarico e appartenne ai Sanseverino di Tricarico. Distrutta dal terremoto del 1694, fu riedificata dai Revertera di Salandra, i più ricchi e potenti feudatari della regione, i quali nel 1761 fecero costruire un palazzo con loggiato a tre arcate e stemma nobiliare a scopo venatorio, facendoci supporre che, in quell’epoca, la cittadina era circondata da boschi. Fu casale di Oliveto Lucano fino al 1850, data in cui divenne Comune autonomo.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.