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Tursi - Castello

Logo Basilicata Vacanze Tursi Il grande centro abitato di Tursi pare fosse stato abitato e costruito nel IV e V sec. dai Goti che, penetrando nell’Italia semidesertica, colonizzarono estese terre un tempo controllate dalla fattorie romane tardoantiche, che a loro volta vennero via via abbandonate. Si racconta che il primo nucleo della città prende il nome di "Rabatana" o "Arabatana" perché un gruppo di Saraceni volle erigere una torre, dove poi avrebbe dimorato il loto capo, un certo Tursico. Di qui gli Arabi, amici di quelli che si insediarono su Pietrapertosa, Tricarico e Laurenzana, si applicavano nelle scorrerie dei dintorni, mettendo a ferro e fuoco gli insediamenti circostanti. Una tradizione vuole che questo Tursico, stanco ed ormai vecchio delle scorrerie, decise di dar in sposa la propria figlia al signore di un altro villaggio vicino, quello di Santa Maria d’Anglona. Tutto fu preparato per le nozze, anche perché la figlia di Tursico era bellissima con capelli ed occhi neri, e quindi molto ambita dai piccoli musulmani del tempo che allora abitavano in Basilicata; ma avvenne un fatto gravissimo. La piccola fanciulla, che doveva possedere poco meno di dodici anni, si era invaghita di un suo schiavo. Il padre se ne accorse, e decise di uccidere lo schiavo gettandolo da una rupe al di sotto della Arabatana. Nel mentre si preparavano le nozze, dopo la cerimonia di investitura del signore di Santa Maria d’Anglona, la piccola fanciulla non fu più trovata accanto al suo sposo, ma impiccata nella casa fortificata di Tursi. Il grande Tursico, conscio della sua arroganza e colmo di dolore per la morte della figlia, decise allora di convertirsi al cristianesimo e di liberare completamente la città ed il territorio dalla scorrerie arabe.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.