Sei in > Home > Basilicata > Beni Culturali > Musei in Basilicata > Museo nazionale dell'Alta Val d'Agri
 

 ADV

Museo nazionale dell'Alta Val d'Agri

Logo Basilicata Vacanze Museo nazionale dell'Alta Val d'Agri La sezione preromana comprende un nucleo paleontologico di zanne e molari di elefanti e equinidi, mentre i primi reperti di presenza umana risalgono all’età del Bronzo e del Ferro, con frammenti di ceramica a decorazione geometrica e a bande punteggiate. Di epoca arcaica le testimonianze di popolazioni indigene (enotri) con le caratteristiche lunghe armille a spirale, ma anche di contatti con i greci (coppe ioniche). L’epoca classica e ellenistica restituisce ricchi corredi con grandi quantità di vasi di grandi dimensioni a vernice nera (crateri a campana, pelikes, guttus a disco con foglia di fico in rilievo e croce di sant’Andrea sotto il becco) e servizi simposiaci bronzei. Caratteristici i frutti (fichi, noci) in terracotta nei corredi femminili. Fra la ceramica attica a figure rosse spiccano le pelikes del pittore di Haken. Di epoca ellenistica i crateri a calice e le pelikes in stile di Gnathia. Sono inoltre esposti begli esempi di coroplastica votiva (busti e statuette femminili stanti). La seconda sezione, dedicata all’epoca romana, presenta sei nuclei tipologici e topografici, e inizia con alcuni reperti lapidei della città romana, fra i quali un ritratto di Livia, moglie di Augusto, della metà del I secolo d.C., una stele funeraria con coppia di coniugi e un frammento di pisside in avorio intagliato a bassorilievo, raffigurante un simposio dionisiaco. Segue un nucleo di reperti concernente i materiali dai quattro templi della città: spicca, tra frammenti d’intonaco, matrici fittili e campanellini bronzei, un torso di Arpocrate che testimonia la presenza di culti egiziani tra il I e il II sec. d.C. Il nucleo della "Casa dei Mosaici" (edificio privato contraddistinto dalla pavimentazione musiva policroma della metà del II sec. d.C., parzialmente rifatta tra il III e il IV sec) mostra gocciolatoi, frammenti d’intonaco e numerose tegole bollate, risalenti al I-III sec. d.C. Esposti anche calici in ceramica sigillata aretina e comune. Alle produzione ceramiche locali e importate è dedicato un altro nucleo di oggetti provenienti dalla Casa dei Mosaici e da altri edifici pubblici cittadini: si spazia dalla ceramica campana a vernice nera del IV secolo a.C. a quella bollata e sigillata africana e italica del IV secolo d.C.; presenti anche lucerne in dal III secolo a.C. al V secolo d.C., e anfore vinarie di varie officine (campane, italiche, rodie, egee, betiche). Il nucleo riservato alle necropoli romane contiene in prevalenza olle cinerarie, lucerne e unguentari piriformi per un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il III secolo d.C. Seguono epigrafi latine, fra le quali una lastra onoraria di Tiberio e una di Adriano, cippi funerari lucani, e una collezione numismatica delle monete rinvenute nell’area urbana, di conio magnogreco (dal IV sec. a.C.) e romano (fino al V sec. d.C.). Il percorso termina con corredi tombali tardoantichi e altomedievali rinvenuti presso un’area cimiteriale della zona. Il materiale risale al VI-VII sec. d.C., e comprende un anello sigillare, boccalette di ceramica grezza, coltelli, orecchini, pettini e una graziosa fibula con uccello ad ali spiegate.

FONTE: Archeologia.Beniculturali.it

Info sul Museo nazionale dell'Alta Val d'Agri

  • Via Bosco del Principe Grumento Nova (PZ)
    0975 65074

  • Orari: Mar-dom 09.00-20.00; lun 14.00-20.00

 

Ricettività ed offerte in Basilicata

Agenzie di Viaggio in Basilicata - Agriturismo in Basilicata - Alberghi e Hotel in Basilicata - Bed and Breakfast in Basilicata - Case Vacanza Basilicata - Campeggi e Camper in Basilicata - Itinerari e Consigli in Basilicata - Oasi e Parchi Naturali in Basilicata - Ostelli in Basilicata - Residence e villaggi vacanze in Basilicata