Lauria Fra le cappelle attualmente presenti nell'ambito del centro urbano merita una particolare attenzione quella dedicata alla Vergine Assunta, detta santuario della Madonna dell'Arme. Situato in alto, fra i due rioni, dominante la valle del Noce, il santuario si presenta in prospetto con un solenne pronao rialzato. L'interno è composto da tre navate ed è privo di transetto. Il santuario sorge su un'antica "laura" per cui è certamente di origine basiliana. L'espressione "dell'Arme/o" si ricollega significativamente alle origini bizantino-basiliane del sito e del culto. Infatti la locuzione deriva molto probabilmente dal greco "armos" che significa fessura - anfratto - grotta cioè proprio quel luogo ricercato avidamente dallo stuolo di monaci basiliani che, dal secolo VII al secolo XIV costellò, l'Italia Meridionale di eremi, di asceteri, di cenobi, spesso chiamati tecnicamente "laure". Nel secolo IX, sospinti da incursioni arabe e dalla ricerca di luoghi appartati, essi giunsero anche nella Calabria Settentrionale e nella Lucania. I monaci basiliani desiderando ardentemente seguire Cristo povero e umile, si ispiravano alla Bibbia, ai Santi e alla regola di San Basilio Magno di rito bizantino e vivevano in piccole comunità sotto la guida dell'egumeno. Questi monaci laboriosi e dotti veneravano icone e statue della Madonna che, salvate dalla furia iconoclasta, sono tuttora venerate dal popolo cristiano.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.