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Lauria - La Storia

Logo Basilicata Vacanze Lauria Probabilmente il nucleo originario sorse nel X secolo, intorno alla laura basiliana sita nel luogo dove poi è stato edificato il Santuario della Madonna dell'Armo. Le prime notizie certe su Lauria sono documentate dal 1079, nella "Bolla di Alfano" che riguarda la giurisdizione del vescovo di Policastro, e nella quale Lauria viene indicata con il nome di "Uria". Dal XII secolo Lauria fu sede di un feudo normanno. Capostipite della baronia normanna fu Gibel de Loira cui seguì Riccardo (dal 1254 al 1266), fedelissimo di re Manfredi. Il feudatario più noto fu però Ruggiero di Lauria, che divenne celebre perché nominato Ammiraglio d'Aragona da Pietro III: egli fu detto “l'invincibile” perché non fu mai sconfitto in combattimento e riuscì, più volte, ad uscire vittorioso da scontri con la flotta Angioina. Nel Trecento la città fu interessata da una notevole espansione, e divenne Contea con i nuovi Signori, i Sanseverino. Nel '500 e nel '600 il centro continuò ad espandersi fino a che ebbe una battuta d'arresto con la peste del 1655, che abbatté oltre un quarto della popolazione. Nel 1690 Lauria fu acquistata dai Duchi Calà di Tappa. Nel 1799 visse, drammaticamente, gli eventi della Repubblica Partenopea: la città fu democratizzata e vi fu piantato l'Albero della Libertà, il simbolo della rivoluzione francese. La repressione che seguì la caduta della repubblica fu inesorabile anche a Lauria, e la vendetta dei francesi implacabile: nel 1806 molti laurioti furono barbaramente trucidati dai soldati napoleonici, guidati dal generale Massena, perché colpevoli di aver sostenuto la causa borbonica, in quello che è passato alla storia come il Massacro di Lauria. Il 1815, con la Restaurazione del congresso di Vienna, ritornavano a Napoli i Borboni. Il 1816 la città si dotò di un regolamento comunale e di un corpo di guardia municipale.