Viggiano Il santuario basilica del Sacro Monte di Viggiano, situato nella valle dell'Agri su uno dei monti più alti dell'appennino, a 1725 metri sul livello del mare, sin dai primi secoli del mille è considerato il più importante della regione lucana. Dalla valle del Sele alla piana di Metaponto, dal vallo di Diano al Basento, dalle coste del Tirreno a quelle dello Ionio, migliaia e migliaia di pellegrini, provenienti da centinaia di paesi di oltre dieci diocesi, da maggio a settembre, in un'ininterrotta tradizione che si perde nei secoli, raggiungono la sacra vetta del Monte, per venerare la dolcissima Madonna nera, già nota, quasi certamente, nell'antica città paleocristiana di Grumentum per opera dei monaci italo-greci. Quando i Saraceni stavano per conquistare Grumentum, il Vescovo con alcuni sacerdoti e fedeli riparò a Marsico portando con sé libri e vasi sacri, altri interrarono l'immagine bizantina della Madonna sulla vetta dell'alto monte. Qui restò nascosta per qualche secolo, tanto che se ne perse la memoria. Il ritrovamento avvenne da parte di alcuni pastori, in modo prodigioso: per molte notti di seguito si videro lingue di fuoco uscire dalla sommità del monte. Si scavò nel luogo indicato dalle fiamme e fu rinvenuta la bellissima statua che venne portata a Viggiano, dove fu costruito il primo tempio chiamato "Santa Maria del Deposito". La gioia per il ritrovamento e la genuina pietà popolare spinsero alla costruzione di un altro tempio sulla vetta del monte lì proprio dove era avvenuto il ritrovamento. Si stabilì, così, la tradizione di festeggiare la Madonna la prima domenica di maggio, quando dal santuario di Viggiano, la venerata statua viene trasferita sulla vetta, ove resta quattro mesi e la prima domenica di settembre, quando dal Monte ritorna a Viggiano.

FONTE: Consiglio Regionale di Basilicata.