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Gastronomia Potenza
Gastronomia Potenza - La provincia di Potenza condivide con l'intera regione lucana una tradizione gastronomica basata sui prodotti tipici dell'area mediterranea ossia pane, pasta e olio d'oliva. La pasta, per esempio, è un elemento fondamentale della gastronomia potentina. Moltissime sono, infatti, le varietà di pasta fresca presenti sul territorio della provincia, tra questi citiamo i cavatelli che sono simili a degli gnocchi, i fusilli o ferretti (tipici della Val d'Agri) chiamati così perché la forma caratteristica viene data con l'ausilio di un ferro sottile, le orecchiette e i classici strascinati. Le manate, inoltre, sono un tradizionale tipo di pasta fresca i cui natali sono da collocare a Vaglio Basilicata, una località non lontana da Potenza. Questa varietà di pasta fresca viene prodotta impastando farina di grano duro con olio extravergine d'oliva, possibilmente del Vulture, un po' di strutto, un uovo e un pizzico di sale. La lavorazione consiste nel dividere l'impasto ottenuto in piccole ciambelle che verranno sapientemente e pazientemente tagliate e impastate numerose volte fino ad ottenere la classica forma a manata. Altro tipo di pasta fresca sono i minuich, pasta simile a spaghetti bucati ma corti come maccheroni, ottenuti avvolgendo pezzetti di pasta intorno ad un ferro di sezione quadrata o a un bastoncino di saggina. Il condimento tradizionale di questo tipo di pasta è con pomodoro e cime di colo, un particolare cavolfiore verde oppure con aglio e peperoncino. In Val d'Agri, più precisamente in corrispondenza dei grandi marchesati di Teana, Fardella, Calvera e Chiaromonte, invece, la pasta fresca tradizionale più conosciuta è il mischiglio, definita così perché l'impasto viene preparato con un miscuglio di farine tra le quali quella di ceci, di fave, di semola e di orzo. L'impasto morbido ottenuto viene steso e ne vengono prodotti dei bastoncini che verranno, quindi, schiacciati a forma di larghe orecchiette. Il condimento ad hoc per questo tipo di pasta è costituito da pomodori, cipolla e aglio, il tutto verrà, infine, ricoperto di Cacioricotta grattugiato. Parlando sempre di cereali e granaglie è necessario dire che in questa zona è molto diffuso anche il farro, un valido sostituto del frumento che viene utilizzato sia in chicchi che sottoforma di farina e lo si trova nella preparazione di minestre e come accompagnamento della Salsiccia lucanica. Come in tutto il territorio lucano, anche nella provincia potentina, spesso si associano dei piatti ad alcune ricorrenze religiose, è il caso dell'agnello, piatto molto apprezzato localmente e che viene utilizzato prevalentemente nel periodo pasquale. L'Agnello di Pasquetta viene tradizionalmente preparato con asparagi, cacio e uova. Altro esempio di quanto appena detto è il coniglio ripieno, preparato per la ricorrenza della Madonna delle Grazie detta anche, per questo motivo, Madonna dei conigli. In occasione del 1^ maggio, invece, viene preparato un piatto di antichissime origini chiamato rrappaiona, piatto che prevede l'uso di farro, fave e piselli secchi. Questo piatto viene offerto al vicinato in segno di buon augurio. Nella gastronomia potentina, non manca il pesce che sia di mare o di lago. Per quanto riguarda il pesce di mare, ricordiamo che la provincia di Potenza ha uno sbocco sul Tirreno in corrispondenza del comune di Maratea, cittadina che presenta una gastronomia molto varia, in cui il pesce non la fa da padrone anche se elemento importante della stessa cucina. Uno tra tutti i piatti a base di pesce è la zuppa di pesce di Maratea, in cui trovano impiego pesci come gli scorfani, i saraghi, le seppie ed altro pesce di scoglio. Famoso è anche il sughetto di padelle che sono dei molluschi che vivono attaccati alle rocce della costiera. Per quanto riguarda, invece, il pesce di lago, ricordiamo che fanno parte del territorio potentino il Lago di Monte Cotugno, il Lago del Pertusillo, il Lago del Rendina e i Laghi di Monticchio che offrono ottime trote, lucci e carpe. Particolare è la presenza di gustose anguille nell'area di Nemoli, anguille che vengono cucinate in vari e appetitosi modi. Anche il settore caseario è molto produttivo in questa provincia come in tutta la regione, la pastorizia, infatti ha, in questa zona una tradizione secolare. Accanto ai caciocavalli, Cacioricotte, tomini frschi, scamorzette, pecorini e formaggi cremosi e altri svariati tipi di formaggi derivanti dal latte dei capi allevati in loco spicca il Pecorino canestrato di Moliterno IGP, prodotto con 2/3 di latte ovino e 1/3 di latte caprino, è un formaggio dalla pasta morbida e grassa dal colore grigio tendente al giallo paglierino, il sapore è pieno e tendente al piccante. Molto forte è la pastorizia nella zona di Maratea, località costruita dai pastori che vi trascorrevano l'inverno, tra i prodotti caseari di questa zona spicca la mozzarella di Massa. Il Casieddu è, invece, originario della zona degli altopiani di Accettura; questo formaggio di capra viene impastato a forma di palla e stagionato in foglie di felci. Si tratta di un formaggio dal sapore delicato e cremoso e viene anche utilizzato grattugiato su paste caserecce. Altro prodotto tipico che non si può non citare è la Salsiccia lucanica, si tratta di una Salsiccia, il cui nome riprende proprio le sue origini, prodotta con tagli di maiale di seconda o terza scelta, lavorati al coltello, quindi conciati con aromi e spezie, quindi imbudellati. La Salsiccia lucanica più famosa è quella di Cancellara che ha la peculiarità di essere legata a u, affinché risulti più facile appenderla. Altro prodotto di salumeria molto rinomato è la Soppressata di Rivello, si tratta di un insaccato a base di carni scelte di maiali allevati allo stato semi brado, preparato secondo antiche ricette tramandate di generazione in generazione, insaporito con sale e pepe e fatto, quindi, essiccare con un leggero sentore di fumo e conservato sott'olio o sotto sugna. Infine i dolci, categoria non di certo inferiore alle altre, infatti su territorio potentino molteplici sono le specialità appartenenti a questa categoria. Ed ecco allora che è necessario citarne alcuni come i biscotti con i semi d'anice, i dolci con la glassa, il vino cotto col miele, le chiacchiere, i dolcetti di mosto ma anche le Cartellate che si preparano con farina impastata con acqua e vino bianco, quindi stesa, tagliata e fritta. Queste si gustano con del mosto cotto o miele diluito con acqua e scaldato e una spolverata di mandorle tostate e tritate. Altro dolce tipico è la paparotta, una sorta di polenta preparata con farina di grano tenero e farina gialla cotta in acqua zuccherata e un po' di mosto d'uva. Inoltre troviamo anche i calzoncelli ossia dolcetti ripieni di cacao, zucchero e ceci e i mostaccioli ossia biscotti al cacao e vino cotto.
FONTE: Cookaround
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