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Tour Religioso

I luoghi della devozione mariana tra Basilicata e Calabria

I Santuari mariani sono luoghi scelti dalla Madonna per dispensarvi grazie e benedizioni. I criteri cui vengono scelti questi luoghi sfuggono ad ogni umana considerazione. Tracce di devozione, che subito si tramutano in espressioni artistiche e architettoniche straordinarie.

Itinerario


Tursi

  • Santuario della Madonna di Anglona - Visita allo straordinario Santuario di Santa Maria di Anglona, dell’XI sec., elevato a Pontificia Basilica Minore dal Santo Padre Giovanni Paolo II, il 17 Maggio 1999. Antica sede episcopale, vi giunse l’evangelizzazione di San Pietro. Nel 1092 vi ebbe ristoro papa Urbano II, di ritorno dalle crociate. Oggi è il principale luogo di devozione della Diocesi, con migliaia e migliaia di fedeli che affollano il Santuario in occasione della Festività dell’8 settembre. Un autentico gioiello di arte e architettura, esempio più unico che raro di contaminazione delle culture del sud Italia nel medioevo. I più tipici elementi del romanico si armonizzano mirabilmente con elementi decorativi arabi, bizantini e addirittura anglo-normanni. Affreschi straordinari e ben conservati, fanno ripercorrere, come in un libro aperto, le vicende principali dell’antico Testamento.

  • Cattedrale della Ssma. Annunziata e Chiesa Collegiata di S. Maria Maggiore - Una tappa nella sede Diocesana di Tursi, principale centro religioso lucano sin dal 1450. Mete d’obbligo sono la Cattedrale della Santissima Annunziata. La Chiesa, di recente restaurata, è stata colpita nel ‘900 da due sciagurati eventi: un crollo del soffitto nel 1931 (si gridò al miracolo perché avvenuto pochi secondo dopo la fine della Santa Messa); e un terribile incendio nel 1988. Gli sfortunati eventi, però, non hanno potuto distruggere del tutto la bellezza dei suoi affreschi e decorazione, restituiti a miglior forma da recentissimi restauri. Ancor più straordinaria, se possibile, è l’esperienza visiva della bellissima Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore, immersa nel bellissimo rione Arabo Rabatana. Unica nel suo genere per la qualità degli affreschi (bellissimo un trittico della scuola di Giotto), è stupefacente per la bellezza della cripta funeraria sottostante: tre vani comunicanti resi straordinari da particolarissimi affreschi con iscrizioni sulla vita di Maria e dal suggestivo presepe in pietra di Altobello Persio (1550), contestualizzato nel paesaggio della stessa città di Tursi.

San Giorgio Lucano

  • Il Santuario Madonna del Pantano rappresenta uno dei principali luoghi di devozione della Valle del Sinni. Disposto sotto una parete rocciosa a precipizio, fu ampliato nel 1870 sulle fondamenta di una cappella del 1650, costruita per la venerazione di una statua della Madonna degli Angeli. La leggenda racconta che, al tempo delle invasioni barbariche, fu nascosta dagli abitanti di Noia in una grotta situata in località Pantano. Riportata in città, scomparve per essere ritrovata nella medesima grotta, dove divenne oggetto di culto e fu custodita da un eremita. Con il tempo si perse memoria della statua, ritrovata miracolosamente durante una caccia nel corso del XII sec. Di nuovo due eremiti furono posti a guardia del sacro luogo e, per l’ennesima volta, nel corso dei secoli se ne perse memoria. Nel 1535 il simulacro fu nuovamente rinvenuto da un gruppo di cacciatori. Il culto della Santissima, da allora, crebbe straordinariamente, fino a quando non si rese necessaria la costruzione della cappella (1650).

Cerchiara (CS)

  • Santuario della Madonna delle Armi - A più di mille metri di altezza, questo luogo offre il più incantevole belvedere sullo Jonio. Il Santuario Madonna delle Armi (dal greco Armon “delle Grotte”) è dai fedeli considerato un luogo di miracoli: una fama costruita nei secoli, grazie ai numerosissimi racconti di grazie e intercessioni concessi nei secoli dalla Vergine. Il primo è più importante è quello del ritrovamento in una grotta della famosa pietra con la nitida immagine di Maria, ancora si venera in un reliquiario. Poi si susseguirono Abilità riacquistate da ciechi e sordomuti, conversioni miracolose nella grotta del ritrovamento, ladri pentiti che invece di depredare fecero doni al Santuario, e, nel 1943, un soldato rimasto incolume dopo essere stato raggiunto da una granata. Stupenda l’antica grotta del ritrovamento delle pietre, ora trasformata in un pregevolissimo altare.

Viggiano

  • Santuario della Madonna di Viggiano - Viaggio al Santuario della Madonna Nera, “Patrona e Regina della Lucania”. Così recitava il Proclama di Paolo VI, che nel 1965 donava alla Vergine il più venerando riconoscimento. La devozione è legata al ritrovamento dell’antica statua della Vergine, realizzata intorno al ‘500 e nascosta sulla vetta di un alto monte di Lucania. Lì fu ritrovata molti secoli dopo, grazie alla ripetuta e inspiegabile apparizione di fuochi in un determinato luogo. Sotterrata a bassa profondità e avvolta in un sudario, la statua fu trasportata festosamente a Viggiano nella Chiesa di Santa Maria del “Deposito”. In seguito, anche sul luogo del ritrovamento fu costruito un Santuario. Nacque da questo la tradizione di festeggiare la Madonna due volte all’anno: la prima domenica di maggio, a ricordo del trasporto sul Monte e la prima domenica di settembre, a ricordo del suo ritrovamento. Il Santuario, rifatto nel ‘700 in stile barocco, risente fortemente delle influenze architettoniche e decorative della Certosa di Padula. Straordinaria la navata centrale, sormontata da una grande tela di scuola napoletana, rappresentante l'Assunzione, circondata da altre quattro tele della medesima scuola rappresentati i quattro evangelisti.